I miei cani

La storia dei miei cani. Se ho un centro cinofilo è proprio perché ho 2 cani con seri problemi comportamentali ( e non solo). Senza di loro non sarei diventata educatore cinofilo e non sarei in grado di aiutare altri proprietari a risolvere i “problemi” o dare un educazione ai loro cani. Ringrazio Maya e Jack per l’esperienza e il bagaglio di conoscenze che mi danno ogni giorno. Restano ancora i miei “casi” più seri e difficili. E credo che come loro, fortunatamente, non ne vedrò moltissimi nella mia carriera. Dispiace molto sentire sempre più persone che si chiedono “come faccio ad avere un centro cinofilo con 2 cani così. Dispiace che a giudicare siano sempre le persone che non sanno niente di cani o di cani con problemi comportamentali, curabili solo con psicofarmaci, o semplicemente non sanno che sono con noi proprio perché’ essendo estremamente impegnativi nessun altro li avrebbe voluti. I miei cani sono stati seguiti/visitati da istruttori cinofili ( l’istruttore cinofilo è un livello più alto dell’educatore cinofilo quale sono io), e da veterinari comportamentisti, con l’esito che non sono a livello comportamentale cani irrecuperabili.. Anche i fiori di Bach in questo caso sono vani. Noi abbiamo optato per non somministrare psicofarmaci ai nostri cani, ma di tenerceli così come sono, di accettarli così come sono e di cercare di fargli fare una vita degna, nei limiti delle loro possibilità. La storia di Maya: adottata da un allevamento casalingo ( ora chiuso per maltrattamenti, fisici e genetici) a 3 mesi e mezzo. Figlia di fratelli. Da notare che la socializzazione con persone e cani/altri animali e tutte le esperienze che un cane dovrebbe fare nella vita, come ad esempio saper fare una passeggiata tranquilla, senza aver paura anche della sua ombra, le dovrebbe fare entro i 3 mesi e mezzo/4 in quanto poi le sinapsi- collegamenti nervosi- si chiudono proprio a quell’età. Per cui si è persa tutta la finestra di socializzazione che consente che al cane di crescere con un certo equilibrio e socializzato col mondo esterno. Sua madre era fobica/ terrorizzata esattamente come lo è lei adesso. Per chi non lo sapesse il comportamento cane come individuo è dato per metà dalla componente genetica e caratteriale dei genitori e dalla componente socializzazione/ambiente dei primi 3 mesi e mezzo/4. Per cui lei è la fotocopia di sua madre. In più la madre era tenuta in una gabbia, e non con i cuccioli. E questo è grave in quanto è la mamma che ti insegna l’inibizione al morso e l’autonomia nell’esplorare l’ambiente circostante nei primi 2 mesi di vita. Anche questo Maya non lo ha avuto. In più è estremamente presumibile abbia subito maltrattamenti fisici dal posto dove è venuta. Un maltrattamento subito nei primi mesi di vita permane a vita ( non è assolutamente vero che quello che vivi nei primi mesi te lo dimentichi!!!). Con il risultato, diagnosticato da veterinario comportamentista e istruttore cinofilo: “sindrome da privazione sensoriale” = cane terrorizzato da tutto e tutti, terrorizzato fuori casa, e da un po’ di tempo anche dentro, estremamente fobico di persone e cani e di conseguenza aggressivo per difesa. Maya vive la sua vita come un incubo. E come vive lei nella sua testa non lo auguro a nessuno. In più c’e’ la componente “pastore tedesco”: cani negli ultimi anni rovinati fisicamente, con conseguenti problemi di instabilità, nevriti e che mordono. Oltre ad essere, come selezionati nei secoli, cani da guardia e da difesa e quindi mi sembra anche normale che facciano la guardia o difendano il proprietario. Ecco perché’ Maya fa passeggiate con la museruola e che durano non più di 10 minuti (che per lei sono già un forte stress).

Quindi se vi chiediamo di non avvicinarvi o prendiamo le distanze i motivi ci sono. Jack: adottato dall’allevamento di Green Hill a 4 mesi ( finestra di socializzazione già chiusa). Ha subito esperimenti (sul collo) e manipolazioni rudi (venivano appesi a testa in giù). Il ricordo del dolore, associato al latrato dei cani nei box a fianco e il loro odore lo ha portato a latrare con un livello di stress alle stelle, quando sente l’odore di un altro cane passato per strada, con la paura poi di incontrarlo ( a volte è al limite del collasso). Associa quindi il dolore subito alla vista di altri cani. In più non ha avuto una corretta socializzazione essendo uscito a 5 mesi la prima volta. Ecco perché lo sentite latrare in passeggiata se trova una traccia o incrociamo un altro cane. La componente genetica dei genitori non la si conosce ma sicuramente sono stati fatti incroci o incesti che hanno portato questi cani ad avere problemi psicologici. Diagnosticata da istruttore cinofilo: sindrome da ipersensibilità= cane che vive qualsiasi stimolo come uno stress, al punto che dopo un esperienza mi dorme anche per giorni per riprendersi. Jack è cresciuto con Maya. E i cani si imitano. Ecco perché’ ho un beagle da guardia. Avendo già un cane con problemi non avrei dovuto adottarlo. Ma volevo salvarlo e adesso me lo tengo così. Credo fortemente che la sua fobia nei confronti dei cani, che lo porta a ringhiargli per farli allontanare da lui, avendone paura, sia genetica, e quindi irrisolvibile ( altri centinaia di cani usciti da Green Hill hanno il suo stesso problema, ecco perché penso che sia anche una questione genetica). Anche lavorandoci giorno e notte (così faccio con Jack da 4 anni), loro non saranno MAI cani normali e lo conferma il fatto che con loro ho provato ad adottare le tecniche educative dei migliori educatori cinofili del mondo quali Turid Rugaas, alle quali sono molto spesso ispirate le mie lezioni. I ricordi e la paura restano a vita e ci mettono un attimo a riaffiorare. Sono cani estremamente impegnativi ed ecco perché vi chiedo di non giudicarli. Di avere il Golden Retriever o il labrador soldatini non mi interessa (non è una critica a chi ha questi cani, anzi, ma è risaputo che la maggior parte degli educatori ha queste razze) e continuerò a salvare e portarmi a casa cani con problemi, che altrimenti finirebbero o resterebbero in un canile. Ultime arrivate dal canile sono Lamù e Lisa!

Lamù è arrivata nel 2019 e viene da Napoli. Era stata trovata vagante e spaventata in strada.È transitata per il rifugio di Roncade e adottata a 3 anni di età. Lisa è stata adottata a 2 anni, arriva dalla Puglia e transitata prima di arrivare da noi, in un rifugio nel Montello. Due cagnoline dolcissime e super socializzate con tutti. Avendo vissuto la vita di strada infatti hanno potuto fare molte esperienze e “temprarsi“, ecco perché a livello sociale non hanno nessun problema . Lisa e Lamù ci aiutano nelle lezioni al campo con cani che hanno problemi di socialità nei confronti di altri cani, per farli risocializzare.

Noi siamo pro-adozione di cani adulti in quanto non è vero che se adotto un cucciolo crescerà come voglio, perché ci sono moltissimi altri fattori in gioco oltre all’ educazione che posso dargli, mentre un cane oltre i 2 anni è già caratterialmente formato e vado sul sicuro. E la cosa importante è far uscire i cani dai canili / rifugi e dargli una casa e una nuova vita! Adottare un cane anziano come abbiamo fatto noi con Bu e poi anche con Lucky, seppur Lucky fosse già malato terminale e sia potuto stare con noi con noi meno di 3 mesi, è stata un’esperienza straordinaria per l’amore incondizionato che danno questi esseri meravigliosi. Anche se per poco, è impagabile poterli rendere felici e dargli una vita vera.